Pavia, residenze per gli universitari vendute sul mercato: maxi sequestro di appartamenti

Indagati i vertici della società Green Campus

PAVIA – Il comando provinciale dei carabinieri di Pavia e la questura della città, coordinati dal procuratore della Repubblica Gustavo Cioppa e dal sostituto Paolo Mazza, hanno messo sotto sequestro 360 appartamenti nella zona del campus universitario. Una settantina di questi, che sono destinati unicamente all’affitto per studenti, ricercatori e professori, erano in realtà già stati venduti come residenza privata. Per questa ragione la magistratura ha deciso il sequestro, clamoroso, dell’area di 32mila metri quadrati e che ha un valore di circa 40 milioni di euro, nell’ambito delle indagini su corruzione ed abusi edilizi relativi al nuovo campus dell’Università di Pavia che aveva visto l’arresto di un noto docente il 7 febbraio scorso. Sigillati quindi gli appartamenti di proprietà della società «Green Campus», indagando il titolare dell’azienda, il legale rappresentante, il progettista ( il professor Gian Michele Calvi, già inquisito per il post-terremoto dell’Aquila) e il direttore dei lavori. I reati contestati sono lottizzazione abusiva e il mancato rispetto dei vincoli paesaggistici. Ad eseguire le indagini, iniziate un anno e mezzo fa su iniziativa autonoma della procura, è stato un pool di investigatori, il nucleo di polizia giudiziaria ambientale ed edilizia della procura della Repubblica, di cui fanno parte carabinieri, poliziotti, guardie forestali e Finanza.

IL COMUNE – Anche se la magistratura per ora mantiene il più assoluto riserbo, pare che alcuni funzionari del Comune di Pavia siano stati inquisiti per aver rilasciato le licenze edilizie. La giunta comunale di Pavia, nel 2009, aveva dato il via libera all’edificazione del complesso, con il vincolo che le residenze fossero riservate in affitto a studenti e professori dell’università. A suo tempo ci furono proteste da parte delle associazioni ambientaliste per la scelta di edificare il complesso residenziale in una zona verde in località Cravino. Al termine dell’iter investigativo la magistratura provvederà alla confisca dei 70 appartamenti venduti illecitamente così come prevede la legge in questi casi. I titolari che hanno acquistato in buona fede potranno abitare gli appartamenti fino a quel momento e successivamente intentare una causa civile nei confronti della società venditrice.

IL RETTORE – «Green Campus non è un’area del Polo tecnologico dell’Università di Pavia, ma un intervento edilizio di iniziativa privata, realizzato su un terreno privato, confinante con terreni dell’Università»: lo precisa Angiolino Stella, rettore dell’università di Pavia. «La programmazione edilizia dell’Università di Pavia – chiarisce – da tempo non prevede nessuna nuova edificazione, ma riguarda solo ristrutturazioni e riqualificazioni di edifici esistenti, anche di valore storico, come Palazzo Botta, Palazzo Vistarino e il Campus della salute-polo di Medicina».

Alberto Berticelli

6 marzo 2013 | 15:00

Fonte: https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/13_marzo_6/sequestro-case-pavia-operazione-21246584437.shtml