Investita e trascinata con l’auto, preso il pirata che sfregiò Elena

In manette un 27enne, si cerca il complice. La 26enne consigliera del PD a Pavia, travolta di proposito dai ladri in fuga, finì in coma e riportò ferite al capo e al volto

«Per i genitori di Elena e per tutta Pavia è la fine di un incubo»: questo, nelle parole del procuratore capo Gustavo Cioppa, il significato dell’arresto di Radion Suvac, 27 anni, moldavo, bloccato martedì a Piacenza dagli agenti della squadra mobile di Pavia. Non l’ha fatta franca il ladro di professione e pirata della strada che a novembre scorso, fuggendo dopo l’ennesimo furto, travolse «deliberatamente» e trascinò con la sua auto per oltre 700 metri nel centro di Pavia la giovane consigliera comunale Elena Maria Madama. Per lui l’accusa è di tentato omicidio, rapina impropria e ricettazione. Il suo complice, un 18enne russo, identificato, è tuttora ricercato. L’arresto è stato effettuato martedì dalla squadra mobile di Pavia in collaborazione con il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, nel parco pubblico della Galleana a Piacenza.

Quella sera

Elena Maria, 26 anni, laureata in Giurisprudenza, era molto conosciuta a Pavia come consigliera comunale del Pd. Fidanzata, avrebbe dovuto sposarsi a luglio: stava facendo le prove dell’abito da sposa. La sera del 12 novembre uscì dall’ufficio dove era praticante legale e percorse a piedi alcuni metri in Strada Nuova, sino all’incrocio con Piazza Guicciardi. Qui notò una Opel Insigna bianca, risultata poi rubata nel Milanese, con due persone a bordo. Suvac era al volante dell’auto, e assieme al giovanissimo complice stava fuggendo dopo aver rubato l’ennesimo navigatore satellitare (nell’auto ce n’erano 12). I due facevano parte, secondo gli inquirenti, di una banda specializzata in questo genere di furti. Per la polizia, Suvac investì deliberatamente Elena Madama, prima in retromarcia e poi travolgendola e trascinandola per oltre 700 metri durante la fuga in Strada Nuova.

Preso in un parco pubblico

Dopo aver investito Elena Maria, arrivati quasi all’altezza del Ponte Coperto i due giovani erano scesi dall’auto ed erano fuggiti a piedi, raggiungendo la stazione ferroviaria per salire sul primo treno. Le indagini erano scattate immediatamente: molte le persone che a quell’ora, intorno alle 19, avevano assistito alla scena e avevano aiutato a tracciare un identikit dei due uomini. Fondamentale anche l’enorme lavoro svolto dalle forze dell’ordine sulle utenze telefoniche di tutti i cellulari presenti nell’area (oltre 500 mila), fino a isolarne uno collegato ai fuggitivi. In questi mesi Radion Suvac è stato in Moldavia, Russia, Francia e in altri Paesi europei: un movimento continuo non per fuggire agli inquirenti, ma sempre legato al suo coinvolgimento nel traffico internazionale di navigatori satellitari e altri accessori di auto rubati. Una volta rientrato in Italia, ha raggiunto Piacenza, dove è stato identificato e arrestato dalla polizia. Radion Suvac sarà sentito nelle prossime ore dal Gip di Piacenza per l’udienza di convalida dell’arresto.

Il lento recupero

Dopo esser stata travolta e trascinata dall’auto Elena Maria Madama finì in coma, con profonde ferite al viso e alla testa e lesioni in tutto il corpo. Dopo essere stata sottoposta a diversi interventi chirurgici, è stata trasferita dal San Matteo al Niguarda. A dicembre i genitori, Lino Madama e Idangela Vittadini, hanno raccontato di aver notato i primi segnali di risveglio: la giovane è stata staccata dalle macchine ed ha iniziato a respirare in autonomia, seppure ancora con fatica. Ha aperto gli occhi ed ha iniziato per pochi minuti a seguire i movimenti dei genitori.

I genitori

«Per noi è un momento di soddisfazione. Fin dall’inizio eravamo convinti che gli sforzi degli inquirenti avrebbero permesso di identificare chi guidava l’auto che ha travolto nostra figlia», è stato il primo commento dei genitori di Elena Maria, convocati dal procuratore capo Cioppa mercoledì mattina. Da Natale la 26enne è ricoverata all’Istituto Mondino di Pavia, dove i medici la stanno sottoponendo a un lungo e delicato percorso di riabilitazione «con segnali incoraggianti», dicono i genitori. Tutta la sua città le è idealmente vicina, ma la giovane ha ancora bisogno di assoluta tranquillità e non può ricevere visite. «Ringraziamo gli inquirenti – hanno aggiunto i genitori di Elena Madama – e tutta la città per come ci è stata vicina, non ci siamo mai sentiti soli. Alla fine hanno identificato le persone che hanno tolto un paio d’anni a nostra figlia».

Sara Regina e Enrico Venni

6 maggio 2015 | 09:46

Fonte: https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/15_maggio_06/investita-trascinata-un-auto-arrestati-ladri-elena-maria-madama-pavia-consigliera-comunale-pd-e15813c2-f3c0-11e4-8aa5-4ce77690d798.shtml