Milano, 15 feb. – (AdnKronos) – “Sul tema delle reti d’impresa abbiamo fatto molto e vogliamo continuare. Il numero dei contratti di rete e’ triplicato tra il 2012 e il 2013, grazie al progetto ‘Ergon’. Abbiamo finanziato 75 progetti di rete, per un ammontare di 15,6 milioni di euro tra il 2010 e il 2014. Nel 2015 abbiamo attivato anche il progetto ‘manager di reti’, per consolidare le reti d’impresa. Sono stati approvati 28 progetti e i contributi concessi sono stati di oltre 1 milione di euro. Questa e’ la strada giusta che vogliamo continuare a seguire”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervenendo, questa mattina, insieme all’assessore allo Sviluppo economico Mauro Parolini, all’evento, promosso da Confcommercio, ‘Insieme protagonisti della ripresa – Storie di Reti del Terziario’. Presenti anche gli assessori Valentina Aprea, Luca Del Gobbo e Massimo Garavaglia e il sottosegretario Gustavo Cioppa.
“Visti i tagli che vengono da Roma sulla spesa corrente e quindi su iniziative di finanziamento – ha aggiunto Maroni – io credo che sia giusto individuare le priorita’. Le priorita’ sono il sostegno all’innovazione, alla crescita e alle reti d’impresa. Abbiamo investito molto anche sui 9 cluster tecnologici regionali, finalizzati all’innovazione, alla competitivita’ e alla ricerca. Per il biennio 2014-2015 abbiamo stanziato 1 milione di euro a favore di questi cluster, che raggruppano oltre 700 soggetti. Questo e’ il modello della Lombardia: mettiamo insieme Pubblico e Privato, le universita’, le imprese e i centri di ricerca, finanziando la ricerca applicata, quella che da’ i risultati”.
I fondi Por Fesr 2014 – 2020, ha ricordato Maroni, sono cresciuti del 60 per cento rispetto ai sette anni precedenti, “perche’ li abbiamo spesi bene. Sono risorse utili – ha spiegato Maroni – per il sostegno alle imprese”. Sulla linea Ricerca e Sviluppo per le aggregazioni di imprese, sono disponibili 120 milioni di euro (60 milioni a fondo perduto e 60 milioni a finanziamento agevolato). “Dobbiamo sfruttare queste opportunita’ – ha commentato Maroni – che ci vengono date dall’Europa”.