Ignoti si sono introdotti nell’ufficio del direttore e hanno divelto forziere con 5 mila euro, incassato nel muro
E’ un furto da Guinness dei primati, non per l’entità del bottino ma per il luogo in cui è stato commesso: è sparita la cassaforte dall’ufficio del direttore del carcere di Pavia. Il clamoroso colpo è stato scoperto all’alba di mercoledì mattina dagli addetti dell’istituto di pena e la notizia è stata divulgata dai sindacati della polizia penitenziaria. La cassaforte conteneva all’incirca 5 mila euro in contanti, ma come detto questo è un dettaglio trascurabile. Il forziere si trovava incassato nel muro e chi l’ha divelto conosceva perfettamente la strada per arrivarci e come eludere i sistemi di sorveglianza.
L’ufficio del direttore si trova in un’ala nuova del carcere, secondo alcune indiscrezioni alcuni corridoi sotterranei avrebbero garantito una via di accesso e di fuga all’ufficio, ma proprio in queste ore gli inquirenti stanno esaminando le immagini del circuito di videosorveglianza interno. Le indagini sull’incredibile furto sono coordinate dal procuratore capo di Pavia Gustavo Cioppa.
Il furto potrebbe essere opera di qualcuno che voleva dimostrare la vulnerabilità dei luoghi. Pochissime infatti sono le persone che possono accedere in maniera indisturbata all’ufficio del direttore. La cassaforte è stata ritrovata nel pomeriggio di mercoledì vicino ad un muro esterno del carcere. Vuota.
Claudio Del Frate
18 settembre 2013 | 19:48