Gli obiettivi: combattere l’odio, annullare le divisioni tra le nazioni e istituire la Giornata internazionale dei Giusti dell’umanità. La nostra città in prima linea con il Parco Monte Stella
Un grande giardino della memoria per unire tutti i soggetti impegnati nella diffusione del messaggio dei Giusti. È l’obettivo del network creato da Gariwo (il Comitato per la Foresta dei Giusti) tra ottanta Giardini dei Giusti in tutto il mondo (70 in Italia e 10 divisi tra Giordania, Armenia, Russia, Israele, Tunisia, Polonia e Usa). Annunciato durante il primo incontro internazionale alla Fondazione Cariplo di Milano, il progetto si pone l’obiettivo di combattere la cultura dell’odio, il terrorismo fondamentalista e di promuovere l’accoglienza dei migranti in linea con i valori dei Giusti.
Nel 2017 è stata firmata, in primis dal sindaco Giuseppe Sala oltre che da molte personalità italiane e internazionali, la Carta delle responsabilità 2017 e Gariwo si sta impegnando per istituire, anche attraverso l’approvazione di una legge, la Giornata in memoria dei Giusti dell’umanità.
L’amministrazione di Milano, ha detto la vicesindaco Anna Scavuzzo, “vuole tradurre in pratica i valori di giustizia, pace e parità di diritti che la Carta evidenzia. Valori che coinvolgono tutti, nessuno escluso. Milano ha fatto dell’accoglienza, della tolleranza e della solidarietà la sua cifra, tratti distintivi che abbiamo il dovere di coltivare. Il Giardino dei Giusti è una realizzazione concreta di questo spirito”.
Una risposta concreta alle nuove ineguaglianze e chiusure, per Gabriele Nissim, presidente di Gariwo, il fine è quello di ”creare sinergie e risvegliare le coscienze di fronte ai problemi del nostro tempo. La rete dei Giusti in Italia e nel mondo può svolgere un grande lavoro di educazione”.
Il sottosegretario alla presidenza della Regione Lombardia, Gustavo Cioppa, afferma che “è importante salutare con entusiasmo il lancio di un network che si propone come strumento per divulgare la voce dei Giusti nel mondo, distribuendo per ogni dove l’eco di lingue, culture, civiltà, il cui comune denominatore sia la giustizia”.
16 novembre 2017