È stato il poliziotto che arrestò il numero uno delle Br, Mario Moretti. Avrebbe incassato circa 200 mila euro. Ai domiciliari anche l’imprenditore Ciro Manna
L’ex vicesindaco di Pavia Ettore Filippi, 71 anni, e l’imprenditore edile Ciro Manna, 38 anni, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione. Le ordinanze, emesse dal Gip di Pavia, sono state eseguite da personale dei Comandi Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Gli arresti sono il risultato della prosecuzione dell’indagine «Punta est», che già ha portato nel 2012 al sequestro di un cantiere di 9 mila metri quadrati del valore di circa 3 milioni di euro. I due sono accusati di corruzione. Ciro Manna anche di minacce aggravate e altri reati. Gli investigatori avrebbero raccolto gravi indizi di colpevolezza nei confronti di Manna e dell’imprenditore Dario Maestri per atti intimidatori nei confronti dell’avvocato Francesco Maurici, che insieme ad altri personaggi pavese aveva denunciato pubblicamente le irregolarità di concessioni per casi come Punta Est. Per questo sulla portone dello studio del legale furono disegnate croci con vernice nera.
130 mila euro
Anche per l’imprenditore Dario Maestri, già arrestato nella prima fase dell’indagine, il magistrato Paolo Mazza della procura di Pavia guidata da Gustavo Cioppa aveva chiesto l’arresto , ma per l’età e le precarie condizioni di salute il gip non ha emesso provvedimenti a suo carico. Filippi avrebbe incassato oltre 130mila euro dal 2007 al 2013, di cui 60 mila quando faceva parte della giunta Capitelli (2007-2009)grazie alla sua influenza politica. La Finanza ha trovato false fatture per prestazioni pubblicitarie relative a società che facevano capo a Filippi.
Punta est
La lottizzazione di Punta est, un’operazione immobiliare da circa 3 milioni di euro, aveva portato all’arresto il 7 febbraio 2013 di Angelo Bugatti, ai tempi direttore del dipartimento di Ingegneria edile e del territorio dell’Università di Pavia e dell’imprenditore Dario Maestri (che aveva ottenuto da subito i domiciliari). Una trasformazione di un’area destinata a servizi universitari poi diventata, grazie ad una falsa convenzione con l’ateneo pavese firmata da Bugatti, disponibile alla vendita al libero mercato.
Ex poliziotto
Ettore Filippi, 71 anni, nativo di Lecce, è figura molto nota e influente nella politica pavese. Capo della squadra mobile di Pavia e poi della squadra volante di Milano, raggiunse la sua notorietà proprio nella sua esperienza nel capoluogo lombardo, dove grazie a un pentito, insieme agli uomini dell’antiterrorismo catturò il 4 aprile 1981 l’ex «primula rossa» delle Br, Mario Moretti che insieme a Enrico Fenzi si stava recando ad un appuntamento con un tossicodipendente informatore della polizia. Un episodio che gli fece far carriera: andò a Palermo con l’allora prefetto Dalla Chiesa. Fu poi accusato di favori al clan Epaminonda. Per questo finì in carcere a Peschiera del Garda nel 1983. Dalla vicenda uscì assolto definitivamente dopo una lunga battaglia nelle aule dei tribunali.
Dal centrosinistra al centrodestra
Dalla polizia alla politica è la storia dei suoi ultimi anni di carriera. Iniziò nell’allora Psi e diventò assessore della giunta di centrosinistra guidata dal sindaco Albergati prima e poi successivamente anche vicesindaco e assessore al bilancio con primo cittadino Piera Capitelli (Pd). Nel 2009 le sue dimissioni, e quelle di un gruppo di consiglieri del Pd a lui fedeli, fecero cadere la giunta Capitelli. Ettore Filippi passò al centrodestra, avvicinandosi prima a Forza Italia, e poi con una lista civica «Rinnovare Pavia» sostenne l’elezione di Alessandro Cattaneo, attuale primo cittadino di Pavia e candidato alla rielezione alle prossime amministrative di maggio da parte dell’area di centro destra.
Enrico Venni
13 marzo 2014 | 06:58