Ma il Mezzabarba non ha l’accesso al deposito e alle somme, quasi 1,6 milioni di euro
Pavia, 9 ottobre 2015 – Non un buco in bilancio, ma un vero e proprio furto. Più di un milione e mezzo di euro che dal conto postale di Asm Pavia sono stati versati su un conto bancario falsamente intestato al Comune di Pavia. Il sindaco Massimo Depaoli, alla presenza dell’intera Giunta e affiancato dall’intero cda di Asm, hanno voluto fornire in conferenza sampa, ieri pomeriggio a palazzo Mezzabarba, il punto di vista del Comune e dell’azienda riguardo le indiscrezioni riportate ieri sull’esposto in Procura presentato dalla stessa Asm.
Ieri mattina il sindaco era stato ricevuto dal procuratore capo di Pavia, Gustavo Cioppa: “Un incontro durato pochissimi minuti – riferisce Depaoli – nel quale ci tenevo ad esprimere l’interesse del Comune, che nella vicenda è parte lesa. Il procuratore mi ha solo rassicurato di aver ben compreso la gravità della vicenda e di aver avviato le indagini. Ci siamo fermati qui, ora abbiamo la massima fiducia nella magistratura che dovrà fare chiarezza sull’accaduto e individuarne le responsabilità”.
Facendo qualche passo indietro, il presidente di Asm, Duccio Bianchi, ha chiarito la successione cronologica dei tempi: “Nell’ambito di una perizia interna, compiuta per verificare l’ipotesi di cessione del ramo d’azienda della gestione calore, il 24 settembre, tre giorni dopo la risoluzione del rapporto con il precedente coordinatore amministrativo e finanziario, mi è stata comunicata dagli uffici la scoperta di queste note di credito, per la maggior parte assegni postali ma anche qualche bonifico bancario, con beneficiario il Comune di Pavia. Si tratta di diverse operazioni, dal 2011 al dicembre 2014, per l’importo complessivo superiore al milione di euro. Il 28 settembre, dopo ulteriori verifiche interne, abbiamo chiesto alla ragioneria del Comune di Pavia di verificare quelle note di credito, che in realtà al Comune non erano dovute. E si è così scoperto che il Comune non le aveva mai incassate. Così il 6 ottobre abbiamo presentato l’esposto in Procura”.
“Non si tratta di un buco in bilancio – precisa ancora Bianchi – perché tutte le uscite sono regolarmente registrate”. Però quei soldi sono stati sottratti ad Asm, e quindi al Comune, che ne è il socio di maggioranza, causando un danno alla collettività. “Per il Comune è un doppio danno – dice Depaoli – perché qualcuno si è sostituito all’ente aprendo un conto bancario falsamente intestato al Comune di Pavia”.
di Stefano Zanette
Fonte: https://www.ilgiorno.it/pavia/cronaca/bufera-asm-conto-comune-1.1376946