In piazza Duomo per il 71esimo anniversario della Repubblica anche l’ex premier Mario Monti. Porte aperte in Comune, oltre cinquemila visitatori
Milano, 2 giugno 2017 – “Tre date sono legate alla nascita della Repubblica Italiana: il 25 aprile del 1945 (la liberazione dell’Italia), il 2 giugno del 1946 quando gli italiani scelsero, con il referendum aperto anche al voto delle donne la Repubblica, preferendola alla Monarchia e l’1 gennaio del 1948 quando la Costituzione venne promulgata”. Lo ha ricordato il sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia Gustavo Cioppa, in piazza Duomo a Milano, intervenendo alle Celebrazioni in onore del 71° anniversario della fondazione della Repubblica. Presenti alla cerimonia, tra gli altri il prefetto Luciana Lamorgese e l’ex premier Mario Monti.
I festeggiamenti del 2 giugno sono iniziati con la cerimonia dell’Alzabandiera. “Rendere omaggio ad un simbolo così importante – ha aggiunto Cioppa – è per tutti noi, autorità civili, militari, cittadini,testimonianza di grande rispetto per gli alti valori che il nostro Tricolore rappresenta. E’ rievocare il sacrificio di un popolo che mirava, unito, ad avere giustizia, uguaglianza, fratellanza. Tre obiettivi senza i quali non ci possono essere dignità, democrazia e prosperità. Il compito che ciascuno di noi è chiamato a svolgere è riaffermare con forza i valori ed i principi alla base della nostra Repubblica e del vivere democratico. Dobbiamo riaffermare il senso del vivere insieme e la pace”.
“In un momento delicato come questo è ancora più importante unirci e riunirci sotto la bandiera”, ha proseguito il sindaco di Milano, Beppe Sala. Il primo cittadino ha anche sottolineato l’importanza di “ricordare e guardare indietro per vivere la contemporaneità”. “Dobbiamo legittimamente aspettarci un’Italia che ha un ruolo fondamentale in Europa – ha concluso il primo cittadino -. Le decisioni prese dal presidente americano sul clima ma non solo, questa ricerca di una via autonoma, mette l’Europa in condizione di essere ancora più unita. E’ importante che ci sia anche l’Italia, è il tema del momento.”
Alla parata hanno sfilato, oltre all’aeronautica militare e all’esercito, cui spetta l’organizzazione della manifestazione, la polizia, i carabinieri, la guardia di finanza, la polizia penitenziaria e i vigili del fuoco. Presente anche una delegazione della Croce rossa italiana. Tutti i picchetti sono stati formati da 12 elementi più uno o due ufficiali o sottoufficiali di supporto, secondo le linee guida del coordinamento militare. Intorno alle 10.30, dopo l’alzabandiera, è stato letto il messaggio del presidente della Repubblica. La manifestazione si è conclusa con il ritiro del gonfalone della città. Per garantire la sicurezza, durante la cerimonia gli accessi a piazza Duomo sono stati chiusi con transenne e controllati da agenti di polizia.
PORTE APERTE IN COMUNE – Al termine della cerimonia, Sala si è fermato a salutare i numerosi milanesi accorsi in piazza per festeggiare la Repubblica. Inoltre, per tutta la giornata di oggi Palazzo Marino sarà aperto al pubblico, compreso l’ufficio del sindaco. Tante le persone in visita: famiglie, nonni con i nipoti, gli studenti di un liceo milanese, turisti provenienti da tutto il mondo, che hanno stretto la mano al primo cittadino e si sono fatti scattare una foto insieme a lui. Nell’ufficio di Beppe Sala c’è la grande scrivania in legno che lo segue dai tempi di Expo, quando era commissario unico e, ancora prima quando lavorava come direttore generale del Comune con il sindaco Letizia Moratti. Tra i visitatori anche due giovani turiste tedesche che hanno chiesto aiuto al sindaco per trovare i biglietti della Scala, lui gli ha fatto lasciare i contatti ai suoi collaboratori con la promessa che cercherà di aiutarle. Alla fine sono state oltre cinquemila le persone, fra cittadini e turisti, che hanno visitato le sale di Palazzo Marino, autonomamente oppure con le guide.
Fonte: https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/festa-2-giugno-1.3167103