Nel bottino 142 orologi, collezioni numismatiche, televisori, telefoni cellulari, occhiali da sole e computer
Erano arrivati in Italia come turisti, ma il loro obiettivo era ben diverso. Sei ladri seriali di appartamenti, tutti cileni e di età compresa tra 19 e 24 anni, sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia di Pavia in quanto responsabili di 119 furti messi a segno in un mese, in tutta la Lombardia, con una media di quattro al giorno. Le indagini hanno preso il via lo scorso 14 dicembre dopo un arresto per furto di due cittadini cileni a Vidigulfo, che con un visto turistico erano arrivati in Italia solamente cinque giorni prima. Da qui si è risaliti ad altri connazionali che avevano un punto di appoggio in un appartamento di Cinisello Balsamo. Le indagini coordinate dalla Procura di Pavia guidata da Gustavo Cioppa hanno portato ad individuare una gang di cileni, composta da sei persone, che era arrivata un mese fa in Italia e che si era data molto da fare.
IL BOTTINO – Complessivamente i ladri seriali avevano colpito in 35 appartamenti della provincia di Pavia, ma anche in quelle di Varese, Bergamo, Brescia, Lodi e Milano. Seguendo i sospettati i carabinieri di Pavia hanno arrestato ieri tre di loro mentre stavano compiendo un furto a Capriolo, in provincia di Brescia. Mentre il resto dei ladri seriali cileni sono stati sorpresi nel loro appartamento di Cinisello Balsamo. Qui è stata sequestrata gran parte della refurtiva dei loro colpi: i carabinieri di Pavia hanno recuperato 5 kg d’oro, 4 kg d’argento, 142 orologi tra cui 6 Rolex, collezioni numismatiche, televisori, telefoni cellulari, occhiali da sole e computer per un valore di 300 mila euro. Oggetto che spesso avevano anche valore affettivo per i legittimi proprietari, come anelli di fidanzamento conservate da pensioni anziane. Sono anche state rinvenute ricevute di denaro spedito in Cile per un totale di 30mila euro, provento già della merce venduta a qualche ricettatore locale. Gli investigatori ipotizzano che complessivamente l’ammontare dei colpi possa essere superiore a 600mila euro di refurtiva, il doppio di quella recuperata.
Enrico Venni
22 gennaio 2014