Pavia, l’estorsione svela un giro di tangenti Indagato anche un consulente di Expo 2015

I soldi al centro della contesa potrebbero essere una mazzetta per favori non andati in porto.

PAVIA – Un prestito la cui restituzione viene reclamata a suon di minacce crude; un alto funzionario statale che viene coinvolto nella trattativa. Ma soprattutto il sospetto che quei soldi facessero parte di una tangente versata in cambio di appalti pubblici in realtà poi sfumati. Due persone sono state arrestate ieri mattina a Pavia con l’accusa di estorsione: tra luglio e agosto avevano tartassato un ispettore del ministero dell’ambiente dal quale pretendevano 150 mila euro; una terza persona è indagata a piede libero per il medesimo reato e si tratta dell’ex provveditore per le opere pubbliche della Lombardia e la Liguria Franco Errichiello, attualmente consulente del ministero delle infrastrutture per l’Expo 2015 di Milano.

GLI ARRESTI – La Guardia di Finanza ha portato in carcere Elio Ferrari, 67 anni progettista di Casteggio assillato da problemi economici e Romano Benvenuti, classe ‘34, cugino e collaboratore di Ferrari. Vittima delle minacce è invece Mauro Luciani, ispettore del ministero dell’ambiente che si era occupato tra l’altro tra il 2009 e il 2011 delle opere contro il dissesto idrogeologico nell’Oltrepò Pavese.
La trama è stata ricostruita dal pm Roberto Valli e dal procuratore capo Gustavo Cioppa. Snodo della storia è una denuncia presentata da Luciani in cui il funzionario pubblico dichiara di essere stato avvicinato da più persone che per conto di Ferrari gli avrebbero chiesto la restituzione in tempi stretti di 150 mila euro. Chi lo contatta a volte è Benvenuti, altre volte Errichiello, altre volte gli avvertimenti sono trasversali. In una di queste circostanze Ferrari manda a dire che è pronto a inviargli a Ischia, dove si trova in vacanza «otto persone dal Nord o dalla Calabria a spezzargli le gambe».

LE MAZZETTE – Luciani giura di non aver mai ricevuto i 150 mila euro ma le intercettazioni telefoniche e le testimonianze raccolte dalla Guardia di Finanza lasciano intuire un diverso scenario. Ferrari in particolare fa riferimento a soldi depositati su un conto in Svizzera, a una consegna a Luciani di 50 mila euro in contanti avvenuta in via della Scrofa a Roma e a un’altra dazione avvenuta a Ostia (dove Luciani abita) a bordo di una 500 e filmata proprio dalla Finanza. In un’altra intercettazione Ferrari parla di «900 mila euro che sono girati a Pavia» per favorire l’assegnazione di lavori pubblici. Tanto basta perché i pm Cioppa e Valli chiedano e ottengano l’arresto di Ferrari e Benvenuti; il provvedimento si spinge oltre, cita un’altra inchiesta pavese su cui pende una richiesta di archiviazione ma che alla luce dei nuovi fatti potrebbe avere esito ben diverso. Questa precedente vicenda ipotizzava un giro di mazzette pagate nell’Oltrepò proprio per i lavori contro il dissesto idrogeologico e dunque – sostengono sempre gli inquirenti – i 150 mila euro al centro della disputa potrebbero essere una tangente inizialmente versata per favori che non si sono concretizzati e di cui viene reclamata la restituzione.

IL CONSULENTE EXPO – Va detto che la procura aveva chiesto l’arresto anche per Errichiello, l’attuale consulente di Expo; la misura non è stata concessa perché il dirigente, nelle conversazioni intercettate, non ha mai un atteggiamento minaccioso ma al contrario esprime solidarietà e vicinanza alla vittima del reato. L’inchiesta dunque è destinata ad allargarsi riportando a galla un giro di tangenti che pareva privo di fondamento? Ipotesi plausibile se gli arrestati decideranno di raccontare cose che fino a oggi avevano taciuto. Soddisfazione per il passo avanti nelle indagini è stata espressa dal procuratore capo Gustavo Cioppa: «Il recente accorpamento tra le procure di Pavia e Voghera ha permesso di utilizzare meglio le risorse e di concentrarci sulla lotta ai reati che destano maggiore allarme sociale tra cui anche quelli contro la pubblica amministrazione».

Claudio Del Frate

19 ottobre 2013

Fonte: https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/13_ottobre_19/pavia-l-estorsione-svela-giro-tangenti-indagato-anche-consulente-expo-2015-38148374-38ad-11e3-a22e-23aa40bc2aa7.shtml