Gli arrestati avrebbero chiesto alla vittima 150 mila euro e, al suo rifiuto, l’avrebbero minacciata
Due imprenditori edili, residenti in provincia di Pavia, sono stati arrestati venerdì mattina dagli uomini del comando provinciale della Guardia di Finanza di Pavia, guidati dal nuovo comandante Cesare Maragoni, al termine di un’indagine coordinata dal procuratore capo di Pavia Gustavo Cioppa e dal sostituto procuratore Roberto Valli. Si tratta di Elio Ferrari, 67 anni, di Casteggio, amministratore unico di Pavia Innovazione Engineering Global Service, e di Italo Romano Benvenuti, 79 anni, residente a Milano e originario di Guastalla. L’accusa per loro è di tentata estorsione in concorso perché, secondo quanto emerso, avrebbe chiesto 150 mila euro a un funzionario del ministero dell’Ambiente, Mauro Luciani, per non rivelare fatti, riferiti a quando quest’ultimo era direttore generale Tutela del suolo. Episodi legati ad un’inchiesta della Procura della Repubblica di Pavia, sull’utilizzo dei finanziamenti arrivati ad alcuni comuni dell’Oltrepo Pavese dal Ministero dell’Ambiente per fronteggiare il dissesto idrogeologico, ed in cui Luciani risulta indagato insieme ad altre persone tra cui Elio Ferrari, perché indiziato di essere stato il ponte con Roma per ottenerli. Le richieste dei due estorsori sarebbero diventate sempre più pressanti dopo il rifiuto della loro vittima.
LA DENUNCIA – Le minacce e richieste sarebbero avvenute sia di persona che telefonicamente. Il funzionario pubblico a questo punto avrebbe presentato denuncia e, appurato il tentativo di estorsione, per i due professionisti pavesi è scattato questa mattina il provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal Gip del tribunale di Pavia Erminio Rizzi. Oltre agli arresti le Fiamme Gialle hanno eseguito anche diverse perquisizioni domiciliari nel corso delle quali sono stati sequestrati diversi computer e molta documentazione attualmente al vaglio degli investigatori.
Enrico Venni
18 ottobre 2013